
1853
Il Collegio Araldico, sorto col nome di Istituto Araldico Romano nel 1853 ed approvato e riconosciuto nel 1858 con Decreto della S. Congregazione degli Studi, è posto, secondo le Tavole di Fondazione, sotto il patronato di San Luigi IX Re di Francia e di Sant’Enrico Imperatore.
Esso unisce con vincolo e per scopi esclusivamente etici e culturali studiosi di scienze araldico-genealogiche e di discipline affini, tutte ausiliarie della storia, per adempiere una duplice missione, scientifica e sociale.
Il Collegio Araldico pubblica regolarmente la Rivista del Collegio Araldico, giunta ormai al 115° anno di vita, e il Libro d’Oro della Nobiltà Italiana, del quale si è avuta nel 2016 la pubblicazione della XXV edizione. La XXVI edizione (2020 – 2024) è in preparazione e vedrà la luce nel 2020.
Presso il Collegio Araldico sono disponibili per la consultazione
(su richiesta anche in formato digitale) tutti i numeri della Rivista dal 1907 e tutte le edizioni del Libro d’Oro dal 1910.
Grazie all’opera di Patrizio Giangreco, che ha organizzato una tabella per evidenziare titoli, feudi, riconoscimenti delle famiglie nobili italiane, basandosi non solo sulla XXV edizione del Libro d’Oro della Nobiltà Italiana, ma anche su edizioni precedenti, potrete consultare l’elenco delle Famiglie del Libro d’Oro.
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È fresca di stampa la XXVI edizione del Libro d’Oro della Nobiltà Italiana
Anche l’edizione XXVI è stata realizzata. Continua così questa pubblicazione che difende ininterrottamente storia e valori della nobiltà italiana da più di 110 anni. Fondata nel 1910 dal Collegio Araldico […] -
Bubi, don Alberto Notarbartolo di Villarosa principe di Furnari non c’è più
Bubi non c’è più. In gennaio, nella notte tra sabato 1 e domenica 2 di questo nuovo, faticoso anno, si è spento, nella clinica Fornaca di Torino, dove era stato […] -
Convegno nazionale di studi Nomen Omen: Profili del diritto al nome
Una bottiglia di vino con uno stemma si vende meglio; una villa con un nome celebre attira di più. Si può allora vendere una villa ed autorizzarne l’uso del proprio […]
Gli scopi:
Mantenere vivo il culto delle tradizioni
Esaltare i valori etici del ceto nobiliare
Valorizzarne la funzione sociale
Diffondere ed approfondire gli studi nel campo delle discipline storiche e loro ausiliarie
Curare la pubblicazione di libri, riviste e saggi
Fornire un supporto storico, giuridico ed araldico ad Enti e privati, in particolare per eventuali pubblicazioni
Favorire la consultazione degli archivi familiari
Svolgere attività di tutela, promozione e valorizzazione delle cose di interesse artistico e storico